Automiglioramento

L’automiglioramento è un campo in cui una nostra mente può aiutarci nel percorso di crescita personale. E questo perché la potenza del pensiero è reale: ogni pensiero, ogni sensazione, si trasforma in uno stato fisico.

Un esempio: se si deve affrontare una situazione preoccupante come sostenere un esame, già alcuni momenti od ore prima si percepisce il corpo più agitato, alcuni tremano dalla paura. Allo stesso modo, quando si deve incontrare qualcuno che si ama si gusta in anticipo la gioia di quei momenti che stanno per arrivare. La potenza del pensiero è reale, tanto per l’aspetto negativo quanto per quello positivo. Purtroppo non si è mai abbastanza consapevoli di come, dirigendo il pensiero, si possono ottenere miglioramenti significativi nella nostra vita. Più spesso, anche se in un modo del tutto inconscio, si intende ad essere più interessati, od occupati, di tutto ciò che non va, anche per le cose più piccole. E, continuando a pensare in negativo, si riesce ad attirare certe sventure, quasi in una forma di autoprofezia. Ritenendo di dover incontrare delle sofferenze nell’avvenire, lo si vive già nell’oggi, senza rendersi conto che il futuro non è altro che lo specchio del presente.

Infatti, fino a che si proietta l’imperfezione di ieri sui giorni futuri, si continuerà a ripetere l’esperienza negativa come in un circolo vizioso.
Questo è il primo lavoro da fare: riconoscere, essere consapevoli di tutto ciò che avviene in noi e cercare di dirigere il nostro pensiero verso il positivo. L’abilità nel creare e focalizzare immagini interne è una delle più potenti tecniche di apprendimento a nostra disposizione. Molti studi, Come detto precedentemente, hanno dimostrato come un’immagine mantenuta viva nella nostra mente tenda ad essere percepita come reale e quindi a somatizzarsi.
Visualizzarsi mentre si svolge una qualche azione con la massima perizia può essere, per la mente, efficace quanto la sua reale esecuzione: le immagini mentali producono effetti nella persona.
Il problema maggiore è quello di produrre immagini che siano veramente significative per la persona e che siano adeguate a un’effettiva comunicazione cerebrale.
Nello stato di rilassamento questo avviene. Durante la fase di relax muscolare e mentale l’immagine è capace di agire con tutta la sua forza perché coinvolge tutta la personalità nella sua completezza, oggettiva e soggettiva. Con l’immagine si comunica direttamente con quella parte della mente deputata all’organizzazione e alla finalizzazione dei comportamenti.
Il concetto basilare è che la mente non distingue tra un’esperienza oggettiva (realmente vissuta) e un’esperienza soggettiva (fortemente immaginata).
Tenendo presente questa importante elemento si può dedurre che, quando un individuo organizza i propri pensieri positivamente e riesce a comunicarli in modo corretto al cervello, migliora o modifica certe abitudini personali.
Naturalmente non basta pensare per ottenere risultati concreti. Se tutto il nostro pensare rimane desiderio, allora si entra solamente nel mondo della fantasia. Non basta avere idee, occorre lavorare anche sul piano fisico, sull’azione. Per farlo occorre un intermediario e questo è il coinvolgimento. Attraverso il coinvolgimento le idee scendono sul piano materiale: è capace di agire sulla materia.
Questo nuovo engramma positivo, questa immagine relativa alla nuova abitudine viene immagazzinata come se fosse reale, come un’esperienza realmente vissuta.