Realtà soggettiva e oggettiva

Spesso siamo abituati a considerare la realtà come la rappresentazione fisica di ciò che possiamo vedere attraverso la percezione dei sensi. In effetti la realtà e influenzata dalla visione soggettiva che abbiamo di tali eventi, cioè dal modo in cui interpretiamo soggettivamente quel che osserviamo o che ciò accade: il nostro livello soggettivo percepisce una realtà modificata.
Ovviamente la realtà oggettiva ci sembra più concreta di quella soggettiva ed e per questo che per centinaia di anni l’osservazione umana si e diretta soprattutto in questa direzione.
Oggi, attraverso l’indagine scientifica, si e potuto appurare invece che la realtà oggettiva e quella soggettiva sono così strettamente legate che quando una agisce l’altra la segue. E’ un legame indissolubile che ci può permettere di avanzare interessanti ipotesi sul cambiamento: tutto ha origine dall’esperienza soggettiva, perché questa condiziona la risposta dell’organismo.

Immaginiamo un incubo, uno di quei sogni che non vorremmo mai avere: quando si sogna si possono avere diverse reazioni emotive. “In conseguenza di certi sogni il corpo reagisce con cambiamenti della pressione sanguigna, un’accelerazione della frequenza cardiaca, rossori, ci si sente male, ci si sveglia sudati, con il batticuore, in stato di agitazione e si reagisce aggrottando le sopracciglia, con le lacrime o altre manifestazioni fisiche. I pensieri del sogno possono ingenerare rabbia, e il corpo risponde serrando i pugni, respirando affannosamente, digrignando i denti e persino piangendo”.

Durante un incubo il pensiero, anche se non appartiene alla realtà oggettiva, diventa reale per il nostro corpo. Un sogno, pur essendo solo un pensiero, genera reazioni fisiche. La situazione e fantastica, ma le reazioni sono reali.
Perché ?
La mente sembra non faccia differenza tra un pensiero coinvolgente e una situazione reale. Non distingue, anzi reagisce allo stesso modo. Lo stesso avviene nello stato di veglia, nella vita di tutti i giorni, la dove gli “incubi” non sono pit! situazioni fantastiche, ma prendono forma in quei pensieri e convinzioni che stanno alla base dei nostri stati d’animo.
Ciò che pensiamo di essere condiziona ciò che stiamo vivendo! Ogni volta che la nostra mente “pensa“, il nostro organismo attiva una reazione fisica.
Prendiamo l’esempio di una persona magra che si senta grassa.
Il suo modo di essere e di rapportarsi agli altri, non sarà il risultato di quella magrezza riscontrabile oggettivamente ogni volta che si guarda allo specchio o quando acquista un abito, ma dipenderà quasi esclusivamente da ciò che pensa di se stessa. In altre parole non vivrà per ciò che e, ma per come pensa di essere: il livello soggettivo ha “condizionato” la realtà.

Fig. 1 La realtà come espressione del livello soggettivo: le convizioni interpretano e condizionano le situazioni oggettive.

Un altro esempio: pensiamo a quei momenti di demotivazione e di scarso entusiasmo: l’energia, che dovrebbe portarci ad una reazione vincente, paradossalmente diminuisce e spesso accade ciò che abbiamo pensato!
Dunque c’é una parte della mente che influisce sui nostri comportamenti: il nucleo delle immagini.
Il nucleo delle immagini (Fig. 1) ha un potere che può essere direttamente verificato nella realtà: quando si attiva produce effetti reali. All’interno di questo nucleo si decidono le modalità dei nostri comportamenti, il nostro agire nella vita, il livello di successo o di insuccesso.
Se si potesse contattarlo per verificare quali sono 1e convinzioni che ci portano a sbagliare senza volere, a fallire o talvolta, a ripetere le esperienze negative, sarebbe un risultato straordinario. Si potrebbero dirigere certe nostre modalità errate, certe risonanze che ci portano verso strade inconsapevoli e riportarle ad un funzionamento libero ed ottimale.