Mangiar bene è la meta

La nostra alimentazione, oltre a nutrire l’organismo per sostenere le attività che giornalmente facciamo, nutre anche il cervello. Occupandosi del miglioramento delle prestazioni intellettuali, mi occupo inevitabilmente di come trattiamo il cervello attraverso l’alimentazione.

Dobbiamo essere consapevoli su come può essere importante il cibo per le nostre facoltà mentali
Il cervello è uno degli organi più importanti del corpo umano; il suo compito principale è quello di regolare tutte le funzioni alle quali il nostro corpo quotidianamente è chiamato ad assolvere. E’ formato da innumerevoli interconnessioni di cellule che comunicano tra loro attraverso connessioni denominate ‘sinapsi’ utilizzando speciali messaggeri chimici denominati ‘neurotrasmettitori’. Tutti i segnali che attraversano queste connessioni in una moltitudine di combinazioni costituiscono la straordinaria attività del cervello. Ovviamente, come ogni altro organo, ha bisogno di essere mantenuto in buona salute per poter svolgere sempre al meglio tutte le proprie funzioni.

Una cattiva alimentazione influisce sul funzionamento del cervello, organo estremamente sensibile alla carenza di vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, amminoacidi essenziali: l’attività del cervello è talmente disturbata che taluni neuroni possono venirne danneggiati fino ad influenzare emozioni e memoria, la nostra capacità di attenzione, l’apprendimento, sviluppando ansia, nervosismo, depressione.

Cervello; alimentazione e longevità:
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale perle prestazioni e la longevità. Oggi la ricerca scientifica ha approfondito molto bene le conseguenze negative di una alimentazione di cattiva qualità (zuccheri semplici, farine raffinate ecc.) protratta nel tempo o degli effetti di alcuni cibi stimolanti (caffè, alcool), se assunti in dosi massicce. E’ stato anche riscontrato che adeguati apporti di Vitamina C, Vitamina E e carotenoidi ritardano il decadimento delle facoltà mentali associato all’età. Queste agiscono in sinergia tra loro per contrastare l’eccesso di radicali liberi che sembrano la causa dei danni ai neuroni e alle strutture cerebrali.

Attualmente l’alimentazione di gran parte della popolazione dei paesi ‘ricchi’ si basa su cibi devitalizzati o con enormi quantità di conservanti come lo zucchero bianco, la farina raffinata, gli oli estratti industrialmente, ad alte temperature. La manipolazione delle sostanze indispensabili al corpo umano, (come per esempio le vitamine o gli oligo elementi, oppure gli acidi grassi polinsaturi EFA o Omega 3 e Omega 6), o la loro distruzione durante i processi industriali di lavorazione così come l’aggiunta di sostanze chimiche (concimi, diserbanti, ormoni, antibiotici), lasciano un residuo tossico nei tessuti e nelle cellule del nostro corpo e nel cervello. Si ritiene che anche l’aumento delle intolleranze alimentari sia in relazione con queste distorsioni, anche perché, prendendo in prestito un’idea della saggezza popolare, noi siamo quello che mangiamo: il cibo diventa energia, ma anche pensieri.

Alimentazione e umore
Il cibo è strettamente legato al cervello e ne influenza l’umore (l ‘amminoacido triptofano, per esempio, è il precursore della serotonina, fattore importante per il benessere e la felicità), il comportamento e gli stati depressivi. I composti come gli amminoacidi sono direttamente coinvolti nella formazione dei neurotrasmettitori e degli ormoni che regolano la fisiologia e le funzioni cerebrali.

Alimentazione, apprendimento ed efficienza mentale
Ricerche mirate hanno dimostrato che l’alimentazione condiziona le nostre capacità di apprendimento e le nostre performance intellettive. Una dieta sbilanciata può causare mancanza di concentrazione, soprattutto in alcuni momenti della giornata. Per mantenere una mente efficiente la colazione è molto importante: per esempio una colazione ricca di nutrienti e vitamine assicura un apporto adeguato di elementi che ci permettono di sfruttare al meglio le nostre capacità intellettuali .
Gli ultimi studi hanno confermato che bambini che hanno fatto colazione ottengono migliori risultati nei test, rispetto ai bambini a digiuno. Questo effetto è dovuto all’aumento di glucosio nel sangue che a sua volta provoca nel cervello l’aumento di acetilcolina (un neuro trasmettitore) .

Secondo David Benton dell’Università del Galles (Wales University), l’acetilcolina è coinvolta nei processi della memoria poiché è stato dimostrato che le sostanze che ne bloccano la produzione distruggono la memoria, riducendo in particolare la capacità di memorizzare informazioni nuove.
I cereali integrali sono dei sostenitori della memoria in quanto ricchi di vitamina B12 che è coinvolta nella produzione di acetilcolina. Così come carenze di ferro possono indurre un abbassamento della capacità di concentrazione e di memorizzazione. Il miglioramento dei livelli di attenzione e delle prestazioni è dovuto all’assunzione del nostro caro, italico caffè, e in particolare della caffeina. Questa sostanza aiuta le prestazioni mentali aumentandole anche di un 10% . L’importante è non esagerare: due, tre tazzine al giorno sono sufficienti e contrastano la normale sonnolenza dopo i pasti.

Alimentazione, cervello e sistema immunitario: la nostra alimentazione influisce anche sul sistema immunitario?
Il sistema immunitario ci protegge dalle malattie e per lavorare efficacemente ha bisogno di un apporto regolare di vitamine e sali minerali. Ciò può essere ottenuto attraverso un regime alimentare equilibrato ricco di frutta, verdura e di prodotti caseari fermentati come lo yogurt.
I risultati di molte ricerche hanno individuato che alcuni fattori dietetici incidono sulla reazione immunitaria. La sua funzione contrastante le infezioni può essere indebolita dai regimi ipocalorici (come le diete selvagge) e anche da un eccessivo apporto di energia. Ridurre la quantità di grassi nella propria alimentazione è importante al fine di tenere sotto controllo il peso, ma sembra anche che possa rafforzare le cellule immunitarie che combattono le cellule tumorali.
La realtà esterna ci appare. Vediamo cose di cui siamo certi. Ma gli occhi stessi non possono vedersi. Hanno bisogno di uno specchio. Saggio indiano

Altre considerazioni
Per quanto riguarda le capacità decisionali e lo spirito di iniziativa sembra che siano influenzate dalla carenza di iodio. Carenza da noi assai rara grazie al consumo di pesce, di molluschi, di carne, latte e uova. Importante inoltre l’acqua, essendo dimostrato che uno stato di disidratazione (anche lieve) implica una riduzione delle prestazioni mentali; è importante assumere spesso acqua in piccole quantità, ricordandosi che quando si ha sete si è già in stato di disidratazione.

Conclusioni
Ognuno può fare moltissimo per favorire la salute del proprio cervello, soprattutto diventando consapevoli di quello che ingeriamo e di quello che diamo da mangiare ai nostri bambini.

Purtroppo il nostro modo di considerare il cibo viene sistematicamente ingannato dal sistema di reclamizzazione dei prodotti alimentari, ma anche dal distorto valore che oggi diamo all’alimentazione, non più orientato alla gestione della fame e della sete. Nutrirsi per l’ uomo non significa semplicemente mangiare, gusto e piacere del cibo hanno un valore psicologico che lega l’alimentazione agli stati d’animo e allo stile di vita di ciascuno.

Credo che la maggior parte dei disturbi alimentari non siano generati solo da alterazioni nutrizionali, ma da frustrazioni, stati di ansia e stress.
Fortunatamente oggi e sempre più possiamo contare sui prodotti biologici, esenti da manipolazioni ed alterazioni che, con l’aumento della richiesta da parte di noi consumatori, diventeranno anche sempre meno costosi. Lo dico per noi, ma soprattutto per i nostri figli, pensando al rispetto per l’uomo e per l’ambiente che dovremmo avere, secondo una visione più globale del mondo, affinché il cibo possa essere interpretato come cura vitale dell’organismo mentale e fisico.